La Città metropolitana di Bologna, lega il consolidamento della governance metropolitana al rafforzamento delle Unioni di Comuni, intese come infrastruttura essenziale della gestione dei servizi e produzione di politiche sul territorio. La Città metropolitana si, infatti, dotata di un modello di governo articolato che punta sul livello intermedio di coordinamento tra Comuni come base della propria azione e, attraverso il progetto Metropoli Strategiche, lo valorizza in chiave di possibile diffusione su scala nazionale come leva di implementazione del disegno nazionale di riforma metropolitana.
L’analisi
La sperimentazione è partita dall’analisi dell’assetto amministrativo delle sette forme associative intercomunali bolognesi, intervistate poi attraverso un questionario volto a comprenderne punti di forza e di criticità. I risultati di questa fase sono confluiti nel Report “Le Unioni di Comuni dell’area metropolitana bolognese. Lo stato di salute“, presentato in Commissione consiliare il 12 dicembre 2018 e discusso con le 14 Città Metropolitane in ANCI il 17 dicembre 2018, nell’ambito del convegno “Il modello di governance dell’area metropolitana bolognese: prospettive di replicabilità in altri contesti”.
Le strategie di rafforzamento
La fase di analisi chiude con la redazione di una proposta di miglioramento per il consolidamento e lo sviluppo delle associazioni sovracomunale, approvata dalla Conferenza metropolitana il 17 maggio 2019.
Le azioni definite attengono principalmente a:
- svolgimento di un percorso formativo per dipendenti e amministratori neo-eletti con riguardo a percorsi sulla governance dell’area metropolitana bolognese;
- redazione di un piano strategico di Unione;
- formalizzazione delle modalità di coordinamento tra i singoli Comuni e l’Unione;
- miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa delle istituzioni locali mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie;
- individuazione di una metodologia di controllo di gestione applicabile a tutte le forme associative e loro Comuni;
- adozione da parte di tutte le forme associative intercomunali bolognesi di un accordo sindacale territoriale, come previsto dall’art. 9 del CCNL siglato il 21 maggio 2018;
- consolidamento del sistema di relazione istituzionali in chiave collaborativa.
Rafforzamento delle competenze: la formazione

Tre le finalità del percorso di ascolto e formazione:
- Aumento della consapevolezza nella base politica dei Comuni. Coinvolgere i ‘nuovi eletti’ come ‘capitale umano’sul quale far poggiare la costruzione della metropoli;
- Posizionamento dell’Unione come snodo della governance metropolitana. Veicolare i principi della collaborazione inter-istituzionale attraverso le Unioni;
- Rafforzamento della struttura unionale. Accompagnamento alla definizione della governance di Unione, a supporto dell’attività di programmazione
Da questi è disceso un modello di intervento che visto, tra ottobre e dicembre 2019, la realizzazione di “riunioni” nei sette territori delle Unioni dell’area metropolitana di Bologna: incontri plenari rivolti particolarmente ai nuovi eletti, per costruire una base comune di conoscenza e relazione sul modello di governance intercomunale e metropolitano.
A questo primo giro di confronti ne seguirà un secondo di riflessione e co-progettazione evolutiva del quadro organizzativo e di governance.
L’obiettivo è quello di ridefinire il modello, prevedendo momenti e strumenti per la semplificazione del processo decisionale e rilanciare il modello di collaborazione istituzionale.
Redazione dei Piani Strategici di Unione
La Città metropolitana ha costituito un network tematico locale con le Unioni ed i loro professionisti incaricati finalizzato a mantenere salda la coerenza fra il livello di pianificazione strategico metropolitano e quello delle realtà associate.
Formalizzazione delle modalità di coordinamento tra i singoli Comuni e l’Unione
Per consentire un aumento complessivo dell’efficacia dell’azione amministrativa metropolitana uno snodo centrale viene risiede nel miglioramento dell’integrazione organizzativa fra Unione e Comuni che ne fanno parte . Nel rispetto delle specificità e delle prassi già vigenti, occorre formalizzare in ogni Unione (negli Statuti, nei Regolamenti o in altri atti di programmazione ritenuti più opportuni) le modalità e le forme di
coordinamento tra Unione e Comuni che ne fanno parte. Operativamente, una volta individuati gli obiettivi di miglioramento specifici per ciascuna Istituzione, si supporteranno le Unioni a definire, formalizzare ed avviare le modalità di coordinamento ed integrazione organizzativa
Informatizzazione dell’azione amministrativa
relativamente all’informatizzazione dell’azione amministrativa, tendendo all’omogeneizzazione degli applicativi, è stato approvato il nuovo accordo attuativo della Convenzione quadro per le collaborazioni istituzionali che rilancia il modello federato di uffici per le politiche di e-government a supporto delle azioni di informatizzazione delle PA locali ed in particolare delle Unioni, favorendo altresì le acquisizioni dei supporti tecnici necessari. E’ stato inoltre approvato il Regolamento metropolitano del procedimento amministrativo e dell’amministrazione digitale volto a proporre a tutto il territorio le stesse regole per l’esercizio dei diritti digitali di cittadini e imprese nonchè la formazione, conservazione e trasmissione dei documenti informatici.
Controllo e gestione
Sul metodo di controllo di gestione da applicare alle Unioni, con indicatori che consentano il confronto fra le varie realtà associative, la Città Metropolitana agisce in sinergia con la Regione Emilia Romagna che supporta le Unioni in tale ambito.
Le relazioni sindacali
In tema di Relazioni sindacali si è avviato un confronto a livello metropolitano con le sigle sindacali volto alla tendenziale uniformità dei trattamenti giuridici ed economici della comunità professionale metropolitana costituita da tutti i dipendenti degli enti locali dell’area.
Le relazioni istituzionali
Per consolidare il sistema di relazioni istituzionali tra Unioni e Città metropolitana si è inteso operare attraverso la valorizzazione dell’Ufficio di Presidenza e del Tavolo di coordinamento dei vertici amministrativi, favorendo la partecipazione dei Comuni e delle Unioni alle decisioni di competenza della Città metropolitana attraverso la concentrazione delle riunioni, la condivisione preliminare delle istruttorie tecniche e l’utilizzo delle nuove tecnologie (es. partecipare alle riunioni in remoto). A tal fine si è operata una revisione del Regolamento per il funzionamento della Conferenza metropolitana e dell’Ufficio di Presidenza, secondo gli
indirizzi definiti dall’Ufficio di Presidenza stesso, indicando nuovi iter decisionali e modalità relazionali.
Nella relazione con la Regione Emilia-Romagna si è lavorato per la predisposizione di piattaforme tecniche condivise facilitatorie del confronto fra amministratori.