Rossella Ferorelli, Silvia Sivo
La pandemia di COVID-19, che a inizio marzo ha provocato il lockdown in tutta Italia, è sopraggiunta in medias res rispetto al processo di formazione del Piano Strategico della Città Metropolitana di Bari,e rispetto al percorso di pianificazione strategica partecipata Bari20>30 in particolare, al principio della fase di confronto introduttivo nei territori e di avvio del confronto pubblico tra i diversi attori coinvolti, che avrebbe dovuto sancire l’avvio della fase di co-progettazione vera e propria.

Queste condizioni di blocco e di prioritaria gestione dell’emergenza prima, e in seguito di prudenziale riapertura delle attività fondamentali, hanno prodotto due livelli di riorganizzazione: da un lato, il trasferimento e adattamento di alcune attività partecipative su supporto digitale, col rafforzamento delle funzionalità della piattaforma istituzionale; dall’altro, la posticipazione degli eventi pubblici secondo nuove modalità ma mantenendo la realizzazione dal vivo, per garantire il diritto alla rappresentanza nel processo decisionale di tutte le componenti della società dell’Area Metropolitana e la dimensione umana e collettiva del processo.
Negli ambienti partecipativi individuati dal Regolamento per la Partecipazione Individuale e Collettiva[1], in questo periodo l’attenzione è rivolta alla massima tutela delle forme di coinvolgimento e di confronto, e soprattutto di riflessione rispetto alla straordinarietà della situazione contingente e alle trasformazioni sociali che ne conseguiranno, perché i lavori del PSM possano dimostrarsi sensibili ad accogliere le nuove istanze emergenti dai territori, contribuendo a rendere lo strumento un mezzo di attenuazione degli effetti della crisi e di volano per una ripresa cosciente, dagli obiettivi rinnovati.
Riguardo il Tavolo Interistituzionale della Città Metropolitana di Bari, costituito dai rappresentanti delle istituzioni pubbliche preposte sul territorio alla tutela e alla valorizzazione degli interessi pubblici generali, la metodologia comunicativa di questa fase di passaggio corrisponde a una progressiva responsabilizzazione delle 41 Città parte del Territorio Metropolitano e a una attribuzione crescente di valore simbolico, all’interno del processo pianificatorio, alle figure dei Sindaci, che verranno ingaggiati ad aprire un canale comunicativo diretto con la Città Metropolitana. Gli strumenti digitali oggi a disposizione permettono di rendere questo compito agile e di costruire un forte appeal nei confronti di un ampio bacino di cittadinanza. La pagina web dedicata ai Comuni verrà quindi rafforzata in quanto canale di comunicazione diretto dei Sindaci, attraverso la produzione di brevi format video, da parte di ciascuno di essi, che descrivano il lavoro dell’Amministrazione Comunale come inscritto nelle linee del Piano Strategico e la propria Visione della Città Metropolitana nel prossimo futuro, contribuendo così alla costruzione di un quadro completo, tra visioni generali e specificità locali che compongono il mosaico dell’identità metropolitana.
È inoltre in fase di programmazione esecutiva un ciclo di incontri aperti in videocall tra i Sindaci, con la presenza del Sindaco Metropolitano o del Delegato per la Pianificazione Strategica, che costruirà una riflessione comune su come specifici aspetti cardinali delle Azioni Strategiche, attualmente alterati o ricontestualizzati dall’emergenza, possano essere ripensati come occasioni irripetibili per lo sviluppo di un Piano Strategico Metropolitano che interpreti pienamente lo spirito della ripresa come orizzonte di rinnovamento epocale. Gli incontri saranno anticipati da un confronto di aggiornamento e riflessione col Comitato Economico – Sociale (costituito dalle rappresentanze datoriali e sindacali, con ruolo consultivo) con la possibilità di presentazione di istanze riguardo i temi trasversali nella cornice del PSM, quali: lavoro, digitale e mobilità; impresa, ambiente (terra e mare) e clima; attrattori turistici, abitare, servizi di quartiere, istruzione; governance.
Contemporaneamente, il Tavolo dei Talenti e delle Nuove Generazioni, dedicato a cittadini attivi fra i 16 e i 30 anni espressione dei movimenti giovanili, della popolazione scolastica e dei giovani professionisti è in fase di aggiornamento e sperimentazione di nuove modalità d’incontro e nuovi appuntamenti allo scopo di non vanificare la spinta innovativa offerta dall’attuale condizione di emergenza. Nel frattempo è in corso il continuo aggiornamento dei contenuti sulla piattaforma online, nell’area dedicata alla formazione, e gli iscritti al processo vengono aggiornati attraverso l’utilizzo di comunicazioni rapide anche attraverso l’utilizzo di canali broadcast sulle più popolari app di messaggistica telefonica. Attraverso questi canali di grande efficacia per la comunicazione con un target giovanile, vengono diffusi anche consigli di approfondimento scientifico, culturale e di attualità relazionate con le tematiche principali delle Azioni Strategiche, oltreché sondaggi e indagini di carattere ludico-informale che contribuiscano al coinvolgimento continuo dei partecipanti e costruendo al contempo un utile supporto al quadro conoscitivo che potrà guidare l’espressione politica delle scelte concrete della prossima fase progettuale.
Si sta lavorando anche per la realizzazione di una serie di eventi pubblici online, in forma di webinar, con esperti locali sui temi più attuali, che costituiranno un ponte verso la fase della co-progettazione vera e propria.
Infine, il Tavolo delle Associazioni e della Cittadinanza attiva, rivolto alle realtà dei territori, verrà lanciato attraverso i social – Canale Instagram – con una call per foto e immagini, che ha tra gli obiettivi quelli di legare a un immaginario futuro e alla prospettiva del PSM; costruire, consolidare e diffondere gli obiettivi delle Azioni Strategiche; costruire una narrazione collettiva a costruzione del “senso metropolitano”.
La finalità generale di Bari20>30, che rimarrà invariata, mira a integrare il disegno istituzionale con processi di innovazione e sperimentazione basati sulla governance collaborativa e sullo sviluppo delle competenze diffuse.
In questo senso non solo la metodologia e approccio, nonché l’orizzonte strategico, rimangono invariati; al contrario, alcuni fenomeni e questioni – già latenti nelle nostre società – che questa crisi sta acutizzando, evidenziandone la stringente attualità, forniranno delle lenti di indagine per l’elaborazione del documento programmatico del PSM: l’attuazione dell’agenda digitale, a partire dalla digitalizzazione dei servizi e dal potenziamento delle infrastrutture alla riduzione del digital divide; il tema della mobilità sostenibile, connesso fortemente agli stili di vita urbani ma anche ai modelli lavorativi; la valorizzazione degli attrattori naturali e culturali, che richiede la riflessione su forme di fruizione alternative al turismo di massa; gli attuali schemi abitativi che necessitano una profonda revisione, così come va ripensata l’organizzazione dei servizi di prossimità; il ruolo del verde pubblico, da intendere non come elemento di decoro urbano ma come riserva di naturalità per assicurare salubrità ai contesti abitati e continuità agli ecosistemi.
La crisi da COVID-19 e i suoi impatti sicuramente condizioneranno il prossimo futuro e influenzeranno le priorità di intervento delle politiche, richiedendo che l’attore pubblico lavori nella duplice prospettiva di riscrivere l’immediato presente e definire scenari di lungo termine; in questo senso il PSM può contribuire a individuare prospettive, e soprattutto governare, il prossimo futuro.
[1] Allegato alla deliberazione consiliare n.86 del 19.07.2017, strumento con cui la CMB riconosce, istituzionalizza e garantisce la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali secondo livelli e metodologie differenti, e che prevede tra le altre modalità l’utilizzo di social network, questionari e sondaggi on-line, assemblee pubbliche e forum tematici.