Con la sperimentazione relativa alla pianificazione strategica, la Città metropolitana di Palermo, si propone obiettivi definibili come preliminari all’effettiva assunzione da parte dell’Ente di tale funzione fondativa e allo svolgimento in modalità ordinaria dei procedimenti di adozione ed aggiornamento del Piano. Il connotato propedeutico delle attività è motivato, in negativo, dai ritardi e dalle criticità che il processo di innovazione ha incontrato nel contesto politico-istituzionale regionale; altrettanto motivato lo è in senso positivo, dalle più ampie opportunità finanziarie rese disponibili dal Ministero delle Infrastrutture e dal Ministero dell’Ambiente per un percorso di Piano ampio nello svolgimento temporale e articolato nelle competenze e nei contenuti.
L’azione sperimentale promossa con il progetto ANCI Metropoli Strategiche si è posta alcuni obiettivi qualificanti per l’avvio del processo di pianificazione strategica metropolitana: la definizione e condivisione di metodi e principi, la costituzione di un attore collettivo di livello metropolitano, espressione di una leadership istituzionale diffusa sul territorio, e la costituzione di un patrimonio cognitivo ed un metodo di conoscenza adeguato all’altezza del compito.
Gli obiettivi che il progetto si pone sono dunque propedeutici e funzionali all’assunzione della pianificazione strategica tra le funzioni amministrative e all’adozione e aggiornamento del Piano Strategico triennale tra i procedimenti e provvedimenti ordinari.
La Città Metropolitana di Palermo intende, in questa fase e nell’ambito del progetto Metropoli Strategiche, costituire l’attore collettivo metropolitano del processo di pianificazione strategica quale risultato di un’azione da condurre su più livelli di intervento:
- la progettazione di una piattaforma interattiva di comunicazione di una rete del progetto (aperta a forme di partecipazione diffusa);
- il supporto di una struttura professionale di livello metropolitano centrata sulla Città Metropolitana ma anche opportunamente articolata nelle diverse amministrazioni locali.
L’articolazione delle attività previste discende essenzialmente dalle indicazioni normative, dagli orientamenti generali e dalle intese operative assunti dalle Città Metropolitane nell’ambito del progetto nazionale ANCI, riletti e verificati anche alla luce delle esperienze del territorio in tema di pianificazione strategica, precorse ed in atto a livello urbano e metropolitano.
Sulla base dei fabbisogni ed obiettivi rilevati si sono individuate 3 fasi di attività:
- preparazione, informazione e coordinamento;
- strutturazione, attivazione e collegamenti del soggetto collettivo del processo;
- redazione e sottoscrizione del Patto Metropolitano per la pianificazione strategica.
Il progetto, infine, è strettamente connesso, anche sotto l’aspetto del raccordo tra le attività, a quello riguardante la gestione associata di servizi sostanzialmente costituito da uno studio di fattibilità (normativa, organizzativa e tecnica) per un’Agenzia Metropolitana dedicata a compiti di pianificazione, progettazione e fund raising.
Agenzia Metropolitana di Pianificazione e Progettazione Integrata
La direttrice di lavoro sulla gestione associata dei servizi, fortemente interconnessa all’avvio del percorso di pianificazione strategica metropolitana, riguarda la progettazione, sotto gli aspetti tecnici ed amministrativi, di un’Agenzia Metropolitana di Pianificazione e Progettazione Integrata dedicata a compiti di pianificazione, progettazione e fund raising, quale struttura professionale di livello metropolitano, di supporto alle amministrazioni locali e in queste opportunamente articolata.
Il fabbisogno di intervento è determinato, a livello locale, dalla crescente carenza delle risorse tecnico-organizzative e finanziarie necessarie per l’esercizio di funzioni avanzate da parte dei Comuni; a dimensione metropolitana, il fabbisogno è connesso anche all’applicazione del metodo di co-pianificazione per la elaborazione e gli aggiornamenti del Piano Strategico Triennale Metropolitano, sostenuti da una struttura professionale in forma di network metropolitano.
Nelle sue interconnessioni, la proposta progettuale intende dare spunto e consistenza allo sviluppo di competenze e metodi innovativi per accompagnare il cambiamento istituzionale, caratterizzando la funzione della Città Metropolitana nel senso di una crescita di opportunità per il territorio ed i suoi Comuni.
La proposta progettuale intende promuovere lo sviluppo di competenze e metodi innovativi che devono accompagnare il cambiamento istituzionale, contribuendo a caratterizzare la funzione della Città Metropolitana nel senso di una crescita di opportunità per il territorio ed i suoi Comuni.
Per un aspetto territorialmente diffuso, il fabbisogno di intervento è determinato dalla considerazione che i Comuni, non solo quelli di minore dimensione e/o geograficamente più marginali, non dispongono delle risorse tecnico–organizzative necessarie per conoscere ed accedere alle opportunità progettuali ed alle risorse finanziarie che la programmazione derivante da Fondi di investimento europei e programmi nazionali complementari intenderebbe loro destinare.
A dimensione metropolitana, il fabbisogno è connesso anche all’applicazione del metodo di co-pianificazione per la elaborazione e gli aggiornamenti del Piano Strategico Triennale Metropolitano, che prevede il supporto di una struttura professionale, in forma di network metropolitano, articolato il più possibile a livello delle amministrazioni comunali, in grado di tradurre sul piano della progettazione tecnica gli orientamenti strategici risultanti da processi di tipo partecipativo. Esiste, quindi, una stretta connessione di contenuti, prospettive di attuazione e innovazioni organizzative nella struttura degli enti, tra il progetto Agenzia Metropolitana e la sperimentazione inerente l’avvio del processo di pianificazione strategica metropolitana, nel quale la Città Metropolitana è parallelamente impegnata.
Nel quadro attuale della finanza locale, sempre meno alimentato da risorse provenienti dalla tipica fonte dei trasferimenti, un ulteriore fabbisogno di intervento è individuato nello sviluppo di capacità tecnico-manageriali innovative nel campo della ricerca di risorse (fundraising), sia nell’ambito della programmazione dei Fondi SIE e dei Programmi di Iniziativa Comunitaria che in quello dell’ingegneria finanziaria e del project financing.
Infine, la costituzione di una tecnostruttura metropolitana intende anche rispondere in senso continuativo e sistematico alle crescenti difficoltà che le amministrazioni locali incontrano nella redazione e nell’aggiornamento di atti/strumenti della pianificazione strategica, territoriale ed urbanistica, tra le cui cause emerge certamente anche il declino quali – quantitativo delle dotazioni di personale tecnico.
L’azione contribuirà alla complessiva crescita di capacità del sistema territoriale metropolitano attraverso un modello gestionale di tipo associativo/consortile delle funzioni, dei servizi e delle strutture tecniche per la pianificazione e la progettazione integrata tecnica e finanziaria, che sia in grado di fornire supporto professionale continuativo dalla fase di partecipazione alla predisposizione dei Programmi, alla formazione delle risorse umane, alla elaborazione di progetti – anche complessi e di livello sovracomunale – all’accompagnamento dell’attuazione di azioni integrate, della realizzazione tecnica degli interventi, del monitoraggio e della rendicontazione finanziaria.
Il progetto per l’Agenzia Metropolitana di Pianificazione e Progettazione Integrata prefigura, quindi, la creazione di una struttura/comunità professionale, in grado di relazionarsi, coinvolgere e collaborare anche con competenze professionali esterne alle amministrazioni, comprese quelle del mondo della ricerca e delle università.
Il progetto contribuisce all’azione generale di intervento per l’innovazione della rete di Metropoli Strategiche, in quanto la funzione generale dell’agenzia metropolitana declina la modalità della gestione associata in un particolare ambito di servizi tecnici (progettazione tecnica, pianificazione strategica e territoriale, reperimento risorse etc.) ed anche in quanto essa può rappresentare una piattaforma di cooperazione tecnico-istituzionale per lo scambio di buone pratiche e know-how sui temi trattati, sia in ambito metropolitano che regionale e sovra–regionale.