Una delle finalità istituzionali della Città Metropolitana è infatti quella di “cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano”: in quest’ottica, l’azione di semplificazione messa in campo dalla Città metropolitana di Palermo ha preso forma, in larga parte, attraverso misure ed interventi volti alla ricognizione del flusso procedimentale dell’Autorizzazione Unica Ambientale con l’obiettivo di intervenire sui nodi critici per migliorare in primis il servizio fornito alle imprese e ridurne i tempi di erogazione.
Cosa era necessario
Il punto di partenza della sperimentazione è stato un esame generale sui procedimenti di competenza della Città Metropolitana di Palermo per canalizzare una prima serie di azioni di semplificazione amministrativa attraverso necessarie al miglioramento della qualità dei servizi forniti in termini di riduzione dei tempi di rilascio dell’autorizzazione e di riduzione degli oneri a carico degli utenti: fondamentale per questo risultato sarebbe stato il miglioramento delle informazioni contenute nel sito web e delle modalità di accesso ad esse, l’uniformità delle procedure su tutto il territorio metropolitano e la riduzione e razionalizzazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.
Gli strumenti e gli attori
Per evidenziare i nodi critici del procedimento, in occasione di un evento formativo organizzato dalla Città Metropolitana di Palermo con i referenti dei SUAP territoriali, è stato somministrato un questionario: dall’esame dei risultati e dalla rappresentazione dell’attuale flusso del procedimento sono emerse le criticità più ricorrenti che, purtroppo, comportano una notevole dilatazione dei tempi per l’adozione del provvedimento finale.
Fondamentale è stato il coinvolgimento dei SUAP attori del procedimento insieme alla Città Metropolitana: la maggiore criticità, infatti, consiste nell’interruzione del flusso procedimentale tra impresa-Suap-Città metropolitana per la richiesta di integrazioni.

Ipotesi di semplificazione: ridurre i tempi e gli oneri ammnistrativi
L’elaborazione della ipotesi di cambiamento deve contemplare, per essere efficace, l’attivazione di forme di coordinamento tra le amministrazioni coinvolte nel procedimento e le imprese: questa è una delle condizioni principali affinché si metta in campo un “processo di semplificazione” efficace.
Si dovrebbe allora sviluppare un modello unico per supportare l’intero assetto del procedimento che comprenda tutti gli attori coinvolti mediante un portale (software) che permetta l’interazione con le imprese e che consenta di interloquire con queste.
Ciò permetterebbe:
- la risoluzione, quanto più personalizzata, delle problematiche soprattutto con riferimento alle criticità relative alla fase di presentazione/completezza della domanda;
- l’accesso remoto, senza limiti di orari e con una pluralità di strumenti;
- la velocità, semplicità e chiarezza nelle modalità di accesso automatico, ma anche la possibilità di ricorrere a un supporto diretto ove necessario;
- la fruizione integrata di informazioni globali e complete della Pubblica Amministrazione e di servizi diversi erogati da Enti diversi;
- l’uniformità delle procedure e dei tempi di rilascio su tutto il territorio metropolitano;
- l’innovazione della Pubblica Amministrazione con integrazione organizzativa e digitalizzazione della documentazione;
- la semplificazione dei processi amministrativi, l’interoperabilità tra i sistemi informativi di Enti diversi e l’unificazione dell’interfaccia nei confronti dell’utente;
- l’aumento della qualità dei servizi mediante la semplificazione del linguaggio amministrativo;
- la riduzione dei tempi del procedimento.