di Chiara Pignaris
La partecipazione è uno dei temi della contemporaneità, che si intreccia con la questione dell’efficacia dei processi decisionali e della complessità delle politiche pubbliche. Comprenderne le potenzialità e gli aspetti critici al di là dei luoghi comuni, rappresenta una necessità per migliorare la cultura e le capacità di una classe di amministratori, rappresentanti politici, funzionari pubblici e tecnici impegnati nel governare città e territori in modo non autoreferenziale ma funzionale a un progetto condiviso di società.
Il contributo cerca di offrire una panoramica, basata su un’esperienza personale quasi trentennale ma sicuramente non esaustiva, dei principali stili d’approccio e dei diversi livelli di coinvolgimento dei cittadini e dei portatori d’interesse che è possibile utilizzare all’interno dei percorsi di coinvolgimento alla scala metropolitana, ripercorrendo le diverse “stagioni” delle politiche partecipative europee e nazionali che hanno contribuito, con alti e bassi e diverse contraddizioni, a formare un bagaglio di sperimentazione e innovazione ricco di potenzialità, che però ancora stenta ad essere riconosciuto e “messo a sistema”.
L’obiettivo non è di offrire un modello ideale di processo partecipativo, che è impossibile prefigurare in modo univoco, o di fornire un repertorio delle tecniche di coinvolgimento più alla moda, ma di aiutare a comprendere i diversi linguaggi e i diversi approcci, così da districarsi dalle possibili insidie ed essere in grado di scegliere con consapevolezza quale tipo di partecipazione si desidera promuovere.
Partendo dall’inquadramento normativo e dai principali programmi europei che hanno permesso di introdurre in Italia l’approccio partecipativo, si approfondiranno le diverse questioni avvicinandosi progressivamente al nodo centrale del tema: il ruolo e gli impatti dei processi partecipativi nella costruzione di politiche pubbliche più inclusive e sostenibili.
La descrizione di alcune recenti esperienze e sperimentazioni svolte dalle Città Metropolitane, raccolte mediante contributi e interviste ai responsabili e ai consulenti del Progetto Metropoli Strategiche, permetterà di condividere successi e insuccessi, aiutando la formazione di una “comunità di pratiche” che sicuramente può contribuire a consolidare la cultura della partecipazione meglio di qualsiasi obbligo di legge o regolamento. Pur con qualche incertezza dovuta alla complessità del tema, vedremo che non mancano le esperienze sorprendenti e innovative, che possono rappresentare esempi interessanti anche per le altre città e per tutti coloro che desiderano avvicinarsi all’argomento.
L’ultima parte del contributo fornisce alcune considerazioni utili a comprendere meglio quali sono gli elementi di base indispensabili per costruire un processo partecipativo di qualità, in linea con i principi di apertura, partecipazione, responsabilità, efficacia e coerenza promossi dall’UE nel Libro Bianco sulla Governance europea. Saranno forniti anche alcuni suggerimenti pratici, finalizzati ad evitare i principali errori e passi falsi che è facile compiere quando si intraprende un percorso partecipativo, ed i riferimenti di alcune iniziative di formazione e supporto metodologico disponibili anche online.
*Chiara Pignaris. Esperta Anci per i processi partecipativi nell’ambito del progetto Metropoli Strategiche. Dopo un’esperienza nella PA come Responsabile del Progetto Quartieri e Partecipazione del Piano Strategico della Spezia, ha fondato Cantieri Animati e negli ultimi vent’anni ha condotto centinaia di percorsi di coinvolgimento e di formazione on the job per enti pubblici e soggetti privati, sperimentando diverse metodologie dialogico-deliberative e tecniche di gestione dei conflitti. È stata socia fondatrice dell’Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica, di cui è attualmente Presidente, e promotrice della Carta della Partecipazione.