La Città Metropolitana di Reggio Calabria, nell’ambito del progetto “Metropoli Strategiche” a partire dal mese di Settembre 2019 ha avviato su tutto il territorio metropolitano, il processo partecipativo per la costruzione della “Comunità metropolitana” al fine di individuare in maniera condivisa con i Sindaci dei 97 Comuni appartenenti alla Città Metropolitana e ai soggetti territoriali e istituzionali interessati, le vocazioni strategiche delle Zone Omogenee, gli Ambiti chiave per lo sviluppo sostenibile del territorio e i possibili settori per la gestione associata dei servizi attraverso le differenti forme associative previste dagli artt. 30-31-32 del TUEL (Convenzioni/Uffici Comuni – Consorzi – Unioni dei Comuni), nel rispetto delle “Linee di indirizzo per la redazione del Piano strategico metropolitano” (DCM n. 21/2017) . Lo studio delle esperienze e delle buone pratiche in materia di Unione dei Comuni, l’analisiper vocazione, economia, programmazione, pianificazione, gestione dei servizi, dati geografici sugli assetti istituzionali, sulle forme di collaborazione istituzionali e sulle aggregazione esistenti dei Comuni ai fini della formulazione di una proposta di delimitazione delle Zone Omogenee, ha preso avvio dalla trasmissione di un questionario sul tema della gestione associata dei servizi e dell’Unione dei Comuni e con una “spinta” attività di animazione territoriale per mezzo di 12 incontri esplorativi articolati per ambiti territoriali, che si sono svolti tra i mesi di Ottobre e Novembre e che hanno visto la partecipazione di amministratori, dirigenti, tecnici, stakeholder rappresentativi di forze economiche, enti di ricerca, associazioni di categoria, ordini professionali, organizzazioni sindacali, autonomie funzionali e terzo settore. Al fine di costruire dal basso la nuova Città Metropolitana, tutte le attività sono state integrate da un secondo questionario esplorativo indirizzato alle comunità locali, allo scopo di intercettare le esigenze reali delle persone che abitano le comunità locali, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e contribuire alla costruzione di un’unica visione metropolitana.
L’approccio e il percorso
Lo Statuto della Città Metropolitana di Reggio Calabria (approvato con DCM 1 del 29/12/2016) ai fini della costruzione della nuova “governance” prevede che la Città Metropolitana sia “una città di città” (art.1), e che venga articolata in “zone omogenee” in funzione delle differenti caratteristiche territoriali (morfologiche, geografiche, demografiche, storico-culturali, economiche e istituzionali) a cui attribuire attività e servizi decentrabili della C.M.; inoltre, prevede ancora che all’interno delle Zone omogenee vengano promossi, sostenuti, favoriti e accompagnati i processi di Unione e Fusione dei Comuni (artt. 19 e 40) ma anche di Associazioni tra Comuni per la gestione in forma associata dei servizi comunali.
Il riordino istituzionale del governo locale e il decentramento territoriale costituiscono quindi per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, due principi fondamentali per realizzare un uniforme sviluppo dell’intero territorio metropolitano e delle aree periferiche rispetto ai centri urbani e per contribuire allo sviluppo della nuova “governance”.
Al fine di supportare la Città Metropolitana di Reggio Calabria nel processo di riordino istituzionale del governo locale e in particolare nella delimitazione delle Zone Omogenee e nell’individuazione delle possibili aggregazioni dei Comuni (Unione, Fusione e Gestione Associata), tra altre attività, è stata svolta un’analisi speditiva di come i Comuni si siano aggregati in contesti di area vasta per funzioni istituzionali, amministrative, pianificatorie e per lo sviluppo del territorio o altro, volontariamente e no, in maniera sempre differente, anche nel tempo.
Quest’analisi evidenzia proprio la “geometria variabile” di tali aggregazioni, ma anche alcune “costanti” ed è stata utile, nelle attività di incontri e animazione territoriale, a stimolare la riflessione, soprattutto con i Sindaci e gli Amministratori locali, sulla necessità e opportunità di lavorare insieme per costruire “ambiti forti di area vasta” possibilmente “costanti” con “assetti istituzionali riconoscibili” e rappresentativi non solo delle vocazioni ma anche delle Comunità locali che si devono riconoscere con una identità propria, grazie anche al sistema associato dei servizi e delle politiche pubbliche. Ambiti che potranno essere rappresentati dalle Zone Omogenee e dalle Unioni di Comuni o anche dalle Associazioni di Comuni per la gestione associata dei servizi. I Territori di area vasta della Città Metropolitana di Reggio Calabria sono stati mappati in base a 5 differenti tipologie:
- Aggregazioni politico-istituzionali
- Distretti, Circondari, ambiti per la gestione di servizi e funzioni di rilievo nazionale, interregionale, metropolitano e di area vasta
- Territori di sviluppo e ambiti della pianificazione territoriale e urbanistica
- Ambiti di programmazione per lo sviluppo del territorio
- Appartenenze non funzionali (Comuni montani, Piccoli Comuni, Sistemi Locali del Lavoro)
Sono stati individuati prevalentemente i Territori di area vasta attuali, tuttavia si è ritenuto utile riportare anche alcune aggregazioni non più attuali o in forma di proposta, ritenute significative ai fini dello studio condotto e delle valutazioni che sarà necessario fare per la definizione delle proposte di riordino istituzionale.
Gli output
Il percorso messo in campo con la Città Metropolitana di Reggio Calabria e con i Comuni dell’area metropolitana ha permesso di definire e formulare i seguenti documenti:
La proposta di “Regolamento delle Zone Omogenee” redatta dal gruppo di lavoro ANCI, introduce due elementi innovativi:
- la prima novità riguarda la previsione di poter istituire le Zone Omogenee Speciali (Z.O.S.) comprendenti ambiti territoriali, a cavallo di più Zone Omogenee, fortemente caratterizzati dalla sussistenza di una importante, specifica ed eccezionale vocazione territoriale, identità o scelta strategica a cui attribuire specifiche funzioni e competenze relative alla tematica portante e all’identità specifica che ne ha giustificato la costituzione (tipicità, vocazione, strategia, etc.) (artt. 2 e 6 del Regolamento). L’idea delle Z.O.S. deriva dalle particolari condizioni orografiche e morfologiche dei territori comunali della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che in molti casi si estendono dal mare alla montagna (da a 0 fino a 1.900 m slm di altitudine) con identità e vocazioni non omogenee, differenziate in base al contesto di mare, collina o montagna.
- la seconda novità deriva dalla presenza, all’interno della Città Metropolitana, dell’area protetta del Parco Nazionale dell’Aspromonte che interessa 37 Comuni (ciascuno con una percentuale differente di area protetta) per un’estensione complessiva di circa 641,5 Kmq (quasi il 20% dell’intero territorio metropolitano) e riguarda la possibilità di avvalersi dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, e della sua Comunità del Parco (Organo consultivo e propositivo dell’Ente, composto dai Sindaci dei Comuni appartenenti al Parco) per funzioni consultive e propositive (come le Zone Omogenee) a supporto della Città Metropolitana, con riferimento solo al proprio territorio tutelato e a specifiche funzioni pertinenti alla tutela e alla valorizzazione dell’area protetta (art. 8).
Le suddette novità sono state elaborate sulla scorta di quanto emerso, in materia di “governance“ e con riferimento alla delimitazione delle Zone Omogenee, nell’ambito delle attività di ascolto e animazione svolte nel territorio metropolitano.